È nota la “storica” rivalità, calcistica ma non solo, tra Livornesi e Pisani condita anche da battute, non sempre felici, ma che ben raccontano lo spirito popolare che contraddistingue le due città, per molti aspetti, gemelle.
Due città accomunate, insomma, in molti casi da un vissuto comune. I livornesi studiano a Pisa (anche se come dice il detto i pisani gli rubano le bicilette) ed i pisani vengono a godere del nostro bello (ed invidiatoci) lungomare.
Due città, però, veramente legate da un legame fraterno nel momento delle difficoltà. Lo scorso anno, ahimè, i fratelli pisani hanno aiutato la città dei 4 mori a superare quel dramma che colpì Livorno la notte del 10 settembre. Oggi, purtroppo, Livorno è chiamata a dare una mano nella gestione di un terribile incendio che ha distrutto un’ampia parte delle colline pisane nei pressi del Monte Serra e di Calci che con la sua certosa è certamente uno dei luoghi piu’ belli della zona.
In questo quadro il MCL di Livorno si mette a disposizione per poter dare una mano concreta rispetto alle iniziative che la Diocesi e/o le amministrazioni pubbliche e le altre associazioni vorranno, nei prossimi giorni, mettere in campo per aiutare le famiglie pisane in difficoltà.
I fatti di queste ore, però, ci dovrebbero invitare, ancora una volta, ad una riflessione piu’ profonda su come gli uomini, e le donne, di oggi si stiano dimenticando di coltivare e custodire il giardino del mondo che ci è stato in dono.
Papa Francesco ci ricorda, ad esempio, nella sua lettera enciclica “Laudato si” come custodire voglia dire, prima di tutto, proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare la terra sulla quale siamo chiamati a vivere in un rapporto di reciprocità responsabile tra essere umano e natura.
Nei prossimi giorni, e probabilmente mesi, la priorità sarà provare a dare risposte concrete a chi, in queste ore, sta perdendo tutto. Tuttavia accanto alla dimensione del “fare” non potrà che accompagnarsi quella del “riflettere” sul nostro rapporto con il creato che ci è stato donato e sulle scelte, a partire dai nostri stili di vita personali, che compiamo per, almeno provare, a immaginare il mondo che consegneremo alle future generazioni in cui fatti come questi diventino solo un vecchio ricordo.